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All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?».E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui. Gv 7 Vs 40-43  Primo tema.


Titolo: La Verità e gli asininelli.


Argomenti: Non impegnarsi sull’argomento di Cristo ma interessarsi circa l’autorità di Cristo. Impossibilità di portare le parole di Gesù. Il mezzo si conosce in relazione al fine. La grandi discordia nei nostri pensieri. Porre attenzione sui mezzi e non sul fine provoca discordia nei pensieri. I pensieri si pacificano solo nel Fine. Passaggio impossibile fra finito-molteplicità e infinito-unità. La veglia sul rapporto tra il Figlio e il Padre. La paralisi di fronte alla veglia infinita. La paralisi è effetto di molteplicità di motivi. I motivi diversi da Dio seminati nella nostra vita ci paralizzano. I falsi problemi circa Cristo. La Verità parla in tutto. Il pensiero infinito di Dio posto al centro. O siamo mossi da  Dio o siamo mossi dai nostri motivi. La mancanza delle basi: seminare motivi di vita diversi da Dio. Cristo è l’unità di Dio che parla con noi. L’impossibilità di portare la parola di Dio: molteplicità. I numeri e l’infinito. Nascere da Dio. La valutazione dei mezzi. Pietro e i demoni. L’interesse per l’argomento, non per il mezzo che lo comunica. L’essere delle cose. Scambiare il mezzo per fine. Il fallimento della vita. Segno e significato. La fede in Dio Creatore. Assorbire nell’infinito il finito.


 

19/ Giugno /1983



All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?». E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui. Gv 7 Vs 40-43  Secondo tema.


Titolo: Il conflitto tra la Parola e il nostro mondo.


Argomenti: Esaminare il mezzo attraverso cui arriva la Parola. Il messaggio è importante, non il messaggero. I ladri di Pisa. La disarmonia con Dio si riflette in tutti i pensieri e l’universo. L’anima non può fare la diagnosi della sua malattia. La paralisi è impossibilità di camminare ed è effetto di motivi diversi da Dio in noi. Interrogare gli uomini. Fintanto che la parola di Dio mi giunge in una realtà diversa è una proposta, quando la Parola diventa realtà è imposizione. Conflitto tra parola di Cristo e realtà. Tutta la realtà diventa parola di Dio. Il mondo è specchio (sintomo) del mio rapporto con Dio. La parola di Dio ci svuota tutti i nostri valori. Interiorizzare la Parola prima che questa s’imponga. La parola “astratta” di Cristo. La paralisi in purgatorio. La veglia infinita. La costanza nel chiedere. Il mezzo è in relazione al fine. Non giudicare e cercare di capire il pensiero di Dio.


 

20/ Giugno /1983


All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?». E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui. Gv 7 Vs 40-43  Terzo tema.


Titolo: Il tempo di Maria.


Argomenti: Il parlare di Dio è per formare in noi la capacità di conoscerlo e sopportarne la  Luce.

Creazione- legge: Cristo, rivelazione del pensiero di Dio fuori di noi. Scoperta del pensiero oggettivo di Dio in noi. Ascensione esterna e interna. Rapporto tra il pensiero di Dio e Dio: veglia infinita. Incapacità della veglia infinita nell’ora della Verità. I motivi diversi da Dio in noi determinano la paralisi del pensiero. Rimuovere le ragioni non secondo Dio, con cui abbiamo giustificato scelte e giudizi. Ascoltare solo Dio e nessun altra ragione umana. Questa revisione dobbiamo aspettarcela dall’iniziativa di Dio: il tempo di Maria. “Sia fatto di me secondo la parola del Signore”. Spazio tra la morte del Cristo e la sua ascensione al Padre. Il problema si risolve nascendo da Dio, la Madre è Maria. Prendere coscienza del nostro male. Rimangiarsi i motivi con cui ci siamo giustificati con Dio in purgatorio. Misurare tutte le nostre ragioni motivanti col metro di Dio. Solo la Vergine può sopportare la veglia infinita. L’anima pura genera in noi il Verbo. La Madonna è la maestra di Sapienza per l’uomo in cammino verso il Padre. La perseveranza finale. “All’ultimo” non è la morte fisica. Il danno che facciamo a noi stessi giustificandoci. La forza della Madonna e la nostra debolezza. La parola di Cristo ci annuncia il futuro. Anticipare i tempi prima del crollo dei valori. Il tempo s’impone nolenti noi.


 

26/ Giugno /1983




All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?». E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui. Gv 7 Vs 40-43  Quarto tema.


Titolo: Figli del finito.


Argomenti: L’attualità delle parole di Dio. La paralisi di fronte al passaggio all’infinito: diagnosi e rimedi. Il mondo ha ofuscato la gloria di Dio: astrazione di Dio. “Prima che il mondo fosse”. Noi siamo la sintesi del mondo. Passaggio dalla fede alla conoscenza: veglia. Fintanto che nel nostro pensiero c’è del finito non possiamo passare all’infinito. Esperimentare di non capire ciò di cui il Cristo ci parla. La paralisi anticipata. Pensiero di Dio oggettivo in noi: passaggio da una realtà scoperta a una realtà motivante. Considerare Dio a servizio di un mio dato finito. L’inquinamento è paralisi. Volere e non potere. L’indisponibilità di animo. L’illusione e la verità. Il pensiero di Dio è esclusivo. La purificazione della Madonna. La parola di Dio che viene a morire in noi. Individuare il corpo del peccato. L’ora di Maria. La passione per Dio ci fa scoprire la grandezza di Maria. La Madonna è luce riflessa. Il criterio d’importanza. Il rapporto personale tra la croce e me. Il purgatorio.


 

27/ Giugno /1983